Napoli. Prima unione civile celebrata dal sindaco De Magistris


Ieri è stata celebrata per la prima volta a Napoli un’unione civile presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, dopo l’approvazione della legge Cirinnà. I protagonisti di questa bellissima unione sono stati Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli e Delegato nazionale di Arcigay per lo Sport, e Danilo Di Leo, ballerino del Teatro San Carlo.

La coppia si è scambiata fedi color arcobaleno intorno alle 17 e a celebrare è stato il Sindaco Luigi De Magistris alla presenza di tanti attivisti, non a caso i testimoni di questa unione sono stati Antonio Amoretti e la moglie.

Antonio Amoretti è stato partigiano durante le quattro giornate di Napoli e ha partecipato all’eroica liberazione di Napoli dall’occupazione nazifascista; oggi è il Presidente del Comitato Provinciale dell’A.N.P.I., di cui è membro lo stesso Sannino.

Anche il giorno scelto dalla coppia ricorda un momento storico importante: infatti, nella data scelta, il 20 settembre, ricorre l’anniversario della presa di Roma e la fine dello Stato Pontificio. Si tratta di una data carica di simbolismo, in quanto conserva il ricordo della fondazione della nazione italiana e il trionfo del pensiero laico.

I festeggiamenti, poi, sono proseguiti al Grand hotel Parker di corso Vittorio Emanuele, con un ricevimento privato di pochi invitati.

È stata, dunque, una giornata importante che ha messo fine ad un’epoca e ne ha aperta un’altra: quella delle unioni civili e il riconoscimento dei diritti anche per le persone dello stesso sesso; come ha pronunciato lo stesso sindaco De Magistris: “Io vi chiamo persone, oggi si stabilisce un’unione giuridica tra due persone che si amano” ed è questo che conta alla fine.

C’è tanto ancora da fare, ma al momento si è già sulla buona strada.


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