Myriam, laureata prodigio con stipendio di 500 euro al mese: “Sensazione di vuoto”



Myriam Terriccio, laureata in Economia Aziendale all’Università di Napoli “Federico II” con 110 e lode e menzione alla carriera universitaria. Oggi venticinquenne, ha conseguito il titolo all’età di 23 anni, completando gli studi in soli 4 anni sui 5 richiesti dal normale percorso.

Da neolaureata Myriam aveva iniziato il critico periodo della ricerca del lavoro. Dopo ben cinque mesi di colloqui, tra cui  l’agenzia per il lavoro Randstad e la banca Findomestic, è riuscita a trovare una collocazione con contratto Garanzia Giovani.

Potrebbe apparire una vittoria, o comunque il raggiungimento di un risultato se la nostra intervistata avesse tra le mani quanto meno un contratto a tempo indeterminato. Meritevole di un lavoro altamente stipendiato, dato il suo percorso universitario, Myriam è invece portata ad accettare le ristrettezze economiche del suo lavoro a tempo pieno.

Vorremmo cercare di capire e di far capire, attraverso le tue parole, cosa si prova a trascorrere mesi tra colloqui con conseguenti “Le faremo sapere”. Proviamo dunque a tirare fuori tutte le emozioni, non estranee a molti giovani, che hai provato in quel periodo…

E’ stato certamente frustrante e anche lecito in un certo senso poiché le università italiane non ci preparano al mondo del lavoro dal punto di vista pratico. Varcata la soglia dell’università non avevo ancora un’ idea precisa su cosa volessi realmente fare nel mio futuro. Eppure ho iniziato dal primo giorno ad inviare tantissimi curricula e ad iscrivermi ad ogni agenzia per il lavoro che trovavo online. Per due mesi non ho ricevuto alcuna risposta e poi ho finalmente sostenuto i miei primi colloqui. La cosa che più mi demoralizzava era la sensazione di non sentirmi adatta ad alcun ruolo e in nessun posto dove mi presentavo per avanzare la mia candidatura. Oggi sembra scontato parlare di quella sensazione che si prova quando ci si sveglia al mattino e non si hanno modi sensati per impiegare la giornata. Abituata com’ero ad un’ intensa vita universitaria, dico questo perché ho davvero speso giorni interi a studiare, ho istintivamente provato una sensazione di vuoto che non sembrava abbandonarmi. 

Per fortuna ora attraversi una fase “migliore”. Puoi spiegarci in cosa consiste il tuo attuale lavoro?

Collaboro con lo studio di una commercialista. Principalmente seguo pratiche di apprendistato e tirocinio per aziende clienti. Mi occupo anche di consentire a queste ultime la partecipazione a bandi pubblici. Un’ altra parte rilevante del mio lavoro riguarda la consulenza nell’ambito della finanza agevolata e della formazione aziendale.

L’assunzione in base alle norme di Garanzia Giovani consiste in un lavoro full time e una paga part time. Problemi al riguardo?

Sì, il mio è un lavoro full time: dal lunedì al venerdì; dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 20:30. Il mio stipendio è di soli 500 euro mensili e non sono sufficienti ad un tenore di vita che rientri nella norma. Non bastano soprattutto per vivere da sola e per avere un’ auto personale. Sono infatti costretta a vivere a spese dei miei genitori. Inoltre non posso fare progetti per il mio futuro perché Garanzia Giovani prevede un contratto a tempo determinato, non automaticamente rinnovabile alla sua scadenza.

Molti, leggendo la tua storia, potrebbero ritenere che tu sia fortunata dato che hai un contratto lavorativo. Cosa ti aspettavi in realtà dopo la tua eccellente carriera universitaria? Hai ancora progetti per il tuo futuro?

Avendo studiato molto, mi aspettavo certamente di trovare un lavoro adatto ai sacrifici che ho fatto e che continuo a sostenere. La scelta di accettare la collaborazione con lo studio presso il quale lavoro potrebbe sembrare un ripiego, essendo stata la prima reale proposta di lavoro che ho avuto. Iniziando quest’esperienza lavorativa ho capito che si tratta proprio di ciò che vorrei continuare a svolgere nel mio futuro, anche se mi aspetta una strada difficile e piuttosto lunga per appagare quelle aspettative che avevo quando ero solo una studentessa. 

Il mondo del lavoro, palesemente in crisi, chiude le porte anche agli studenti più meritevoli e ciò genera nei giovani una crisi a volte ritenuta senza via d’uscita. Eppure una delle caratteristiche dell’essere giovani è quella di continuare a porsi obiettivi e, perché no, sogni. Infatti Myriam ci ha infine confidato di voler divenire manager di un ristorante con bar annesso in località marine.

 


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