Le cause sono essenzialmente due: il clima sfavorevole e un parassita cinese, il cinipide, che fa seccare i castagni. La stima effettuata da Coldiretti parla di un raccolto inferiore ai 20 milioni di chili dello scorso anno.
L’unica soluzione per avere castagne sulla nostra tavola, quindi, è aumentare l’importazione dall’estero, già cresciuta lo scorso anno (nel 2015 importati 32 milioni di chilogrammi, 26 milioni in più del 2010). L’appello è quello di non spacciare le castagne provenienti da Spagna, Portogallo, Albania o altri Paesi, per castagne nostrane.