“Dopo Equitalia sarà peggio di prima”: l’esperto spiega perché

Cartella esattoriale della vecchia Equitalia


Adesso che Equitalia è stata soppressa e le cartelle in via di rottamazione, per chi ne faccia correttamente richiesta, è lecito domandarsi cosa avverrà in futuro. Le funzioni di recupero dei crediti verranno svolte dall’Agenzia delle Entrare e, secondo Valeria Zeppilli dello Studio Cataldi, per i debitori o ritenuti tali potrebbe essere peggio di prima.

Con la definitiva chiusura di Equitalia, a partire dall’1 luglio 2017, al suo posto lavorerà il nuovo ente Agenzia delle Entrate-Riscossione, sottoposto ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro dell’economia e delle finanze e dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, contabile e gestionale. Il nuovo ente subentrerà in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi di Equitalia, anche in quelli processuali.

Questo nuovo ente avrà dei poteri potenziati, poiché sarà sostenuta da poteri di accertamento e di riscossione ancora più forti di quelli che attualmente ha Equitalia: basta considerare già solo il fatto che la diretta disponibilità dell’anagrafe tributaria permetterà un acceleramento del recupero delle somme in parte ostacolato dalle tempistiche dell’attuale esternalizzazione, oltre che una maggiore efficienza.

Di potenziamento della riscossione, peraltro, parla anche lo stesso decreto fiscale, nel momento in cui riconosce espressamente all’Agenzia delle entrate il potere di utilizzare ai fini della riscossione le banche dati e tutte le altre informazioni alle quali è autorizzata ad accedere nell’espletamento dei suoi compiti attuali (come ad esempio quelle relative ai rapporti di lavoro e di impiego messe a disposizione dall’Inps).


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