Aleppo Day. Il mondo si indigna per Berlino e 4000 bimbi siriani rischiano la morte


Lui è Omran Daqneesh, ha 5 anni e fu ferito in un raid aereo lo scorso agosto. E’ diventata l’immagine simbolo di questa assurda guerra e che racconta meglio di tante parole quello che sta accadendo in Siria.

Quattromila bambini ora sono intrappolati ad Aleppo Est, la roccaforte dei ribelli riconquistata dall’esercito siriano e dalle milizie filo-governative, e rischiano la morte. E’ l’allarme lanciato dal portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini, in occasione dell’Aleppo Day.

Mentre l’evacuazione continua molti bambini e civili stanno morendo sui bus a causa del sovraffollamento. Inoltre ad Aleppo est sono finite medicine, acqua e riscaldamento, case ed ospedali sono ridotti in macerie. È una corsa contro il tempo per salvare questa povera gente.

Il Natale 2016 non sarà un Natale di pace, l’attentato recente di Berlino e la situazione tragica di Aleppo. Numerosi i messaggi di cordoglio per le vittime del mercatino tedesco, il mondo si indigna per tanta violenza mentre si spera che lo stesso mondo non rimanga a guardare la tragedia siriana. Oggi, 22 dicembre 2016, è l’Aleppo Day in cui l’UNICEF chiede a tutti i media di raccontare la situazione dei bambini siriani, ed ai cittadini di ritrovarsi nei luoghi pubblici o nelle loro case con una coperta simbolica per dire basta alla guerra in Siria.

Bisogna alzare la voce contro chi con le armi e la violenza omicida sta minando le basi della convivenza pacifica. Con Berlino è stata colpita di nuovo al cuore la nostra Europa ma non possiamo rimuovere dai nostri cuori e dai nostri occhi quanto sta accadendo ad Aleppo.

Qui i bombardamenti e la distruzione sistematica degli ospedali ha creato una tragedia nella tragedia, di cui le vittime sono soprattutto i bambini. Per loro il 2017 sarà il sesto anno di guerra.


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