Agguato a Forcella, per la bambina ferita 40 giorni su una sedia a rotelle


Il peggio è passato, ma il percorso di guarigione è ancora lungo. Martina, la bimba di 10 anni raggiunta da un colpo di pistola alla caviglia, ieri, in un agguato a Forcella, è fuori pericolo ma ha davanti a sè ancora dei giorni difficili. Ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno, sua madre ha raccontato quegli attimi di paura. La donna non era con sua figlia, ma si è fiondata in ospedale appena ricevuta la chiamata: “Quando mi hanno detto che stava qui in ospedale mi sono sentita morire. Ho pensato che non poteva essere, non poteva trattarsi di mia figlia. Ho lasciato tutto e sono venuta qua”. 

Giunta in ospedale, la bambina è stata operata d’urgenza: la pallottola ha attraversato la caviglia destra conficcandosi nella gamba sinitra. Malleoli in frantumi. La prognosi è di 40 giorni, che Martina dovrà passare molto probabilmente su una sedia a rotelle. Dopo questo periodo, riabilitazione e probabilmente stampelle per un po’.

Dopo l’intervento, mamma e figlia si sono abbracciate forte; un momento di grande emozione, come ha rivelato la donna: “Dopo l’intervento le ho preso la mano, ci siamo guardate. Lei è scoppiata a piangere, io l’ho stretta tra le mie braccia. Siamo rimaste così, senza dire nulla”.

La bimba ha ricordato quell’attimo terribile: “Non ho capito più niente, ho sentito un dolore fortissimo alle gambe e mi sono trovata sul marciapiede”. 

Martina, al momento della sparatoria, si trovava con suo padre al mercato della Maddalena, probabilmente per fare acquisti in vista dell’Epifania. La felicità, però, è durata poco. Ma ora il peggio è passato. Resterà solo un brutto ricordo.


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