De Magistris-Saviano, Roberti: “Hanno ragione entrambi, ma le divisioni favoriscono i clan”


In un inizio del nuovo anno caratterizzato da neve, vento e gelo ci stanno pensando lo scrittore Roberto Saviano e il sindaco Luigi de Magistris a far alzare le temperature attorno alla città di Napoli. Sull’ormai celeberrima questione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto con cui il capoluogo campano ha brindato al 2017, tra boom turistico e sparatorie in pieno centro, ha detto la sua anche Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Una figura superpartes per così dire, benché molto autorevole, che ha provato a gettare acqua sul fuoco delle polemiche, riuscendo anche a fornire la spiegazione delle frasi di Saviano e di de Magistris.

Persone come Saviano e de Magistris – ha spiegato Franco Roberti in un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica – hanno il dovere di dialogare senza divisioni, perché le divisioni fanno il gioco di chi punta sullo sfascio per lucrare sulla pelle della città: i camorristi, naturalmente, ma anche i politici collusi e gli imprenditori conniventi con la criminalità organizzata“.

Anche perché secondo il procuratore in realtà nessuno dei due ha veramente torto, sono solo due visioni complementari di una realtà, quale quella napoletana, piuttosto variegata. “Stimo molto Saviano e sono d’accordo con lui, soprattutto quando sottolinea che delle mafie bisogna parlare sempre, perché solo la loro conoscenza consente di combatterle efficacemente“. Tuttavia – ha sottolineato lo stesso Roberti – “comprendo che un sindaco faccia di tutto per mettere in luce gli aspetti positivi che pure ci sono. Non è che in trent’anni di anticamorra non si è ottenuto alcun risultato, anzi. I problemi esistono, però non devono impedirci di prendere atto di alcune situazioni positive, come la nuova coscienza civile che sta prendendo piede”.

 


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