Attenti alla truffa del “sì”. Ecco come difendersi e non cadere nella trappola


Un semplice “Sì” detto al cellulare e scatta la truffa. E’ l’ultima trovata – si fa per dire – in fatto di raggiri telefonici. Un operatore di un non meglio precisato call center chiama al cellulare delle ignare vittime, chiedendo: “E lei il signore/la signora…?“. Una domanda banalissima alla quale, più o meno tutti, siamo indotti a rispondere spontaneamente con un semplice ““. La nostra risposta viene registrata ed inserita in una conversazione – in realtà mai avvenuta – al fine di simulare un cambiamento del contratto telefonico, mai chiesto dal cliente/vittima.

Con un semplice “sì”, si incorre il rischio di finire vittima di una truffa: un cambio di gestore o, come abbiamo citato in precedenza, una nuova offerta telefonica. Per evitare raggiri di questo tipo, basta semplicemente rispondere in maniera differente alle domande di questi invadenti operatori e segnalare queste strane telefonate alla polizia.


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