Ercolano, il testimone che si è ribellato al racket: “Era una tassa della tranquillità”


Undici imputati per racket e associazione mafiosa, tutti appartenenti ai clan Mazzarella, Rinaldi-Realea e Formicola. E’ cominciato il processo e a deporre è stato chiamato un imprenditore di Ercolano, Filippo Nocerino, considerato il super testimone del dibattimento. L’uomo ha dichiarato di aver pagato il pizzo fino al 2000 considerandolo come una tassa per rimanere tranquilli, una tassa da far uscire dal bilancio aziendale.

Poi ha detto basta, ha capito che non se ne sarebbe più liberato e da 14 anni ha deciso di ribellarsi facendo arrestare diversi personaggi affiliati alla camorra. Da allora vive sotto scorta e da ieri ha raccontato la sua esperienza.


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