Cava de’ Tirreni, muore dopo una banale operazione alla colecisti


Entrato in ospedale per una colecisti, si è ritrovato in un obitorio con un intestino perforato. E’ l’ennesimo caso di malasanità italiana, stavolta consumatosi addirittura presso ben due ospedali, uno di Mercato San Severino, l’altro di Cava de’ Tirreni. Vittima Filippo Trapanese, 78enne artigiano dello stesso comune metelliano, per il cui decesso ieri il giudice per le udienze preliminari ha rinviato a giudizio tre medici.

Era il 9 febbraio scorso quando il signor Trapanese fu ricoverato presso il reparto di chirurgia generale dell’ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni per una colecisti. Già il giorno seguente il trasferimento a Mercato San Severino per un intervento urgente, finito però male: duodeno perforato e nuove complicazioni.

Resosi, dunque, necessario un nuovo ricovero a Cava de’ Tirreni, i medici dell’ospedale non diagnosticarono tuttavia la perforazione, dando modo all’infezione in corso di estendersi tra gli organi del paziente. Operato solo il 20 febbraio, a nulla servì il tentativo disperato di salvare quella che di lì a pochi giorni – il successivo 9 aprile – si sarebbe poi trasformato da malato in vittima.

Sono, infatti, indagati per concorso in omicidio colposo due medici del primo ospedale e uno dell’altro, rei – secondo il gup – di “non corretti tecnicismi operatori“.


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