Napoli, nasce la polizza sospesa: un aiuto per chi non può pagarla

Assicurazione Auto


Il napoletano, si sa, è sempre generoso e attento verso ogni tipo di aiuto: dopo il tradizionale caffè sospeso, la pizza sospesa, il biglietto sospeso, la bici sospesa e il giocattolo sospeso, è in arrivo la polizza sospesa.

È risaputo che a Napoli i costi delle assicurazioni sono molto elevati, tra i più cari d’Italia, per questo nasce l’idea della “RCA sospesa”, per venire incontro alle difficoltà di chi non riesce a sostenere i costi delle polizze auto. A rendere nota la notizia è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che, raccontando l’idea nata dai due fratelli Romano, assicuratori di Pomigliano D’Arco, spiega: “In attesa di una legge che modifichi il sistema che, al momento, penalizza ingiustamente il Sud”.

Rocco Romano opera da tempo nel settore delle Rc auto e racconta: “Purtroppo, nonostante gli sforzi di questi anni per contenere i costi, ci capita sempre più spesso di avere richieste di sospensione delle polizze per motivi di carattere economico. Persone che sono costrette a fermare la loro auto a causa dell’incidenza dei costi assicurativi”.

“In alcuni casi poi – aggiunge Romano – l’auto tenuta in garage è indispensabile per la produzione del reddito. E’ il caso, per esempio, di piccoli artigiani costretti a spostarsi da un “cliente all’altro” per “piccoli lavoretti” diventati, anche a causa della crisi, sempre meno redditizi”.

Come funziona la polizza sospesa lo spiega Borrelli: “L’Idea è di invitare i clienti più facoltosi o, comunque, coloro che possono ancora permettersi di pagare la loro polizza, a contribuire, anche soltanto lasciando parte del resto che dovrebbero ricevere, a un fondo che verrà utilizzato per integrare la quota di polizze di altri clienti meno facoltosi consentendo loro di sottoscrivere quella polizza a cui hanno rinunciato; in questo modo si riuscirebbe anche a limitare il fenomeno delle auto che circolano senza copertura assicurativa, almeno per quelli che lo fanno per una reale mancanza di soldi e non perché abituati a vivere nell’illegalità”.

Aggiunge Rocco Romano: “Noi conosciamo bene la storia assicurativa dei nostri clienti, con i quali spesso si instaura un rapporto che va ben oltre il semplice rapporto fiduciario e che diventa talvolta quasi confidenziale. Conosciamo esattamente chi, più di altri, avrebbe bisogno di usufruire di questa iniziativa e siamo certi che il cuore grande dei napoletani non farà mancare loro il sostegno”.


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