El Paìs, giornale spagnolo: “Ecco 8 motivi per scoprire Napoli”


Il noto quotidiano spagnolo “El Paìs” ha pubblicato l’8 maggio un bellissimo articolo in cui vengono elencati gli otto motivi per visitare Napoli. Nelle parole del giornalista e blogger Carlos Pascual si nota tutto l’amore che solo un profondo conoscitore ed appassionato della nostra città può provare. L’articolo, infatti, comincia con le parole del detto popolare reso celebre da Goethe “Vedi Napoli e poi muori”, ma Pascual aggiunge: “Non c’è fretta di morire, perché c’è sempre qualcosa da vedere!”

Come primo motivo il giornalista mette la parte alta della città dalla quale è possibile vedere Napoli “a 360 gradi”. Parla di Castel Sant’Elmo e delle numerose mostre ed eventi culturali che ospita, della terrazza panoramica che “Fornisce la stessa veduta di un quadro di De Chirico”. Pascual cita anche la Certosa di San Martino e le numerose opere spagnole che custodisce.

Il secondo motivo è, ovviamente, la metropolitana che il Telegraph ha definito “La più bella del mondo”. Lo spagnolo non può che sottoscrivere quanto affermato dal giornale inglese ed elencare i numerosi artisti che hanno contribuito a rendere ogni stazione di Napoli un museo d’arte contemporanea. Parla anche della stazione che in costruzione a Piazza Municipio e spiega come si trasformerà nel più grande scavo archeologico d’Europa.

Il terzo punto è dedicato esclusivamente alla Galleria Borbonica nel sottosuolo della città: “Simbolo del coraggio dei napoletani”. Lo spagnolo spiega come, in tempo di guerra, venisse usata per la circolazione di merci di contrabbando e dalle forze di resistenza che a Napoli si opposero costantemente al regime fascista ed all’occupazione tedesca.

Il quarto punto è il mercato della Pignasecca, ma principalmente il cibo e la tradizione culinaria che si respira. Cita Attilio, esercizio storico, e le prelibatezze che si possono assaggiare da lui. “Perché è vero che la pizza è nata a Napoli, ma bisogna assolutamente provare – scrive – una pizza fritta piegata a portafoglio da mangiare in mezzo alla strada”. Anche i dolci hanno il loro spazio fra prelibatezze nostrane come le sfogliatelle ed i babà e quelle siciliane facilmente reperibili in ogni nostra pasticceria.

Pozzuoli e la Solfatara sono il quinto motivo, ma, in particolare, il giornalista è rimasto affascinato dal “Rione Terra”: sito archeologico aperto soltanto l’anno scorso. Una vera e propria città fantasma, deserta, nella quale si può respirare a pieni polmoni l’antichità e l’arte dei romani che l’abitavano.

Il sesto posto è occupato dalla Napoli giovanile, quella della movida notturna, che il giornalista divide in due tipologie diverse. C’è quella dei chioschetti a via Chiaia, delle passeggiate intorno al PAN ed a piazza dei Martiri che viene definita come la parte elegante e chic. L’altra è quella che si sviluppa intorno all’Università e che comprende Piazza Bellini, Port’Alba e Spaccanapoli: il vero cuore della città. Pascual parla anche dei numerosi palazzi storici che hanno ospitato i set per i film napoletani più famosi come “L’Oro di Napoli” e “La Pelle”.

Il settimo motivo è il Museo Archeologico Nazionale che offre una collezione pari a quella di trenta musei messi insieme. In particolare, però, il giornalista si sofferma sul “Gabinetto Segreto”, cioè quella particolare ala della struttura che offre un’intera collezione dedicata al sesso ed alle perversioni di qualunque epoca storica.

Ultimo motivo è, ovviamente, il lungomare che arriva da Santa Lucia a Mergellina, senza dimenticare il Borgo Marinari dove è possibile gustare pesce fresco a qualunque ora.


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