Sotterrate 100mila tonnellate di rifiuti della Campania: corrotto un funzionario


Una grossa operazione di Polizia e Guardia di Finanza ha portato alla luce un’organizzazione criminale molto estesa che ha riversato illecitamente rifiuti nell’agro di Manfredonia.

Quarantadue indagati, quattro società coinvolte e corruzione di un funzionario pubblico: questo è emerso dalle indagini, secondo quanto riporta Il Mattino. Le accuse sono: traffico organizzato di rifiuti in concorso, corruzione, falso ideologico in atto pubblico, contravvenzioni ambientali, realizzazione e gestione di discarica abusiva.

Ben 130 poliziotti e finanzieri sono stati impegnati nell’eseguire le ordinanze a Bari, San Severo, Cerignola, Zapponeta, Casalnuovo di Napoli, Pozzuoli, Pollena Trocchia, Mariglianella, Napoli, Barletta, Mola di Bari, Gravina in Puglia e Modugno.

L’organizzazione, con la complicità di una ditta di servizi ambientali, avrebbe riversato rifiuti, nell’agro di Manfredonia e in altre zone del foggiano, attraverso degli automezzi di un’impresa di Casalnuovo di Napoli. I rifiuti, che provenivano dalla Campania, sarebbero stati sversati in quantità al di sopra delle capacità ricettive e di lavorazione del sito.

È stato calcolato che dal 2010 al 2014 il materiale sversato sarebbe compreso tra un minimo di 25.000 tonnellate e un massimo di circa 100.000 tonnellate.
Inoltre sarebbero stati accertati anche alcuni reati di falso ideologico e episodi di corruzione di un pubblico ufficiale, un dirigente di una unità operativa complessa dell’Arpa Puglia.

Foto di repertorio.


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