Domenico Diele è stato scarcerato: per lui gli arresti domiciliari


In merito all’incidente avvenuto la notte tra venerdì e sabato scorso, che ha coinvolto l’attore Domenico Diele, il gip del Tribunale di Salerno a conclusione dell’udienza di convalida dell’arresto dell’attore, accusato di omicidio stradale aggravato per la morte di Ilaria Dilillo, ha deciso per gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

A dare notizia è stata l’avvocato Viviana Straccia del foro di Roma. Diele sarà ai domiciliari presso la sua casa romana. «Ho fatto una c…! Cosa ho combinato…. ero al telefono, ero al telefono… mi sono distratto soltanto un momento… non mi sono accorto di nulla» avrebbe detto l’attore, secondo Il Mattino.

L’incidente:
L’attore Domenico Diele, 32 anni, nella notte tra venerdì e sabato ha investito e ucciso una 48 enne nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano. L’attore, che guidava sotto l’effetto di stupefacenti, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato. Diele si trovava in zona per le riprese del film “Una vita spericolata” del regista Marco Ponti.

Volto emergente del cinema e della fiction, ha recitato in diverse pellicole, tra cui “Acab”, e in numerose serie di successo della tv, come “Don Matteo” e “1993″. La vittima Ilaria Dilillo 48 anni, che stava tornando a casa in sella al suo scooter a Salerno quando è stata violentemente tamponata da una macchina facendola cadere al suolo. La donna è morta sul colpo. Il conducente è stato portato all’ospedale di Salerno per gli accertamenti di rito ed è risultato positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei.

Gli agenti della Polizia stradale di Eboli lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

L’attore romano in cella ha urlato la sua colpevolezza: «Sono colpevole», «urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così». Il colloquio è stato raccolto nel carcere di Fuorni, a Salerno, dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e riportato dal Corriere della Sera.


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