Giovane muore in ospedale. L’accusa dei centri sociali: “Ucciso dal razzismo”


Napoli – Ibrahim Manneh, 24 anni, di nazionalità ivoriana, è morto oggi al Loreto Mare, pare, per una peritonite. Secondo i volontari dell’ex OPG Occupato – Je so’ pazzo hanno denunciato un caso di malasanità che avrebbe portato alla sua morte. Questa la cronaca dei fatti raccontata dai volontari che si sono presi cura di Ibrahim e pubblicata sulla pagina Facebook Ufficiale.

Secondo i ragazzi dell’OPG, Ibrahim avrebbe iniziato a sentirsi male domenica, accusando forti dolori. Da allora sarebbe cominciata una vera e propria epopea fatta di farmaci venduti senza nemmeno dargli uno sguardo, ambulanze mai arrivate in soccorso ed, addirittura, carabinieri che avrebbero ignorato gli amici del ragazzo che chiedevano aiuto.

Sempre secondo il racconto dei volontari, Ibrahim sarebbe stato portato di peso al pronto soccorso nella notte di lunedì e, qui, un medico si sarebbe reso conto della gravità della situazione ed avrebbe finalmente chiamato l’ambulanza. Ibrahim sarebbe arrivato, quindi, al Loreto Mare e portato immediatamente in sala operatoria. Sarebbe morto sotto l’operazione, ma il fratello e gli amici accorsi l’avrebbero saputo solo il giorno dopo.

I volontari dichiarano anche di essere stati trattati con astio dalle Forze dell’Ordine presenti il giorno dopo, quando sono andati a sporgere denuncia con il loro legale. Intanto, numerosi giovani napoletani si stanno unendo a cortei e manifestazioni, come il presidio avanti alla prefettura, per avere giustizia e chiarezza sulla morte di un giovane di 24 anni. Speriamo che in sede legale si accerti la verità su questo caso.


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