Il parrucchiere antiracket chiude il negozio: “L’aiuto devo chiederlo alla camorra?”


Salvatore Castelluccio, il parrucchiere napoletano che denunciò la camorra, chiude i battenti. Il suo negozio si è svuotato progressivamente, tanto da non poter più garantire il suo sostentamento e quello della sua famiglia. Tanti gli appelli lanciati alle istituzioni, pochi e infruttuosi quelli raccolti. Dopo Scarciello anche lui dice basta, ma con la rabbia continua a gridare aiuto: “Dopo due anni sono costretto a chiudere perché le persone non vengono più al mio negozio. Sindaco e Regione mi avevano promesso un aiuto, un’altra soluzione, ma nessuno ha fatto niente. Penso chiuderò a fine mese”.

Salvatore ha ancora una speranza: un negozio trovato in provincia da cui poter ripartire. Le banche, però, non gli accordano i finanziamenti, per cui da solo non può muoversi: “Ho trovato un altro locale ma le Banche non mi danno prestiti né niente. Io adesso che devo fare? Devo rivolgermi alla camorra per avere i soldi? Tutti questi ricconi politici perché non si fanno un’analisi di coscienza e mi danno una mano? Io mi sto giocando una carta, io non posso capire il sindaco di Napoli che invita Maradona e gli dà le chiavi della città: non si discute come calciatore ma come uomo sì, e una persona che ha bisogno e deve riavviare la propria vita invece viene abbandonata?”.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI