La signora Antonietta F., che abita proprio nei pressi della Solfatara con un balcone che affaccia sul luogo della tragedia, avvenuta martedì mattina, racconta di aver visto ogni sequenza del fatto.
Secondo la signora la voragine non si trovava all’interno del recinto delimitato per sicurezza dalla staccionata di legno, bensì nel tratto esterno alla Fangaia, quindi dove i visitatori – sopratutto quelli senza guida turistica – possono passeggiare liberamente come nel caso di quella famiglia. Nel proprio racconto la donna precisa che il piccolo Lorenzo non avrebbe scavalcato la staccionata.
La signora sostiene che in 50 anni non era mai successa una cosa simile, e che la catena adesso presente sia stata messa successivamente alla morte dei tre.