Presidente del Veneto Zaia: “Basta insegnanti meridionali a Nord”


I leader leghisti sono in fermento per il referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia e del Veneto che si terrà il 22 ottobre. Nel corso dell’accesa campagna elettorale stanno riemergendo anche i classici luoghi comuni anti-meridionali che hanno caratterizzato l’ascesa della Lega e del concetto di “Padania”. Non ultimo, anche il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha voluto dire la sua.

“Con l’#autonomia, creeremo una scuola funzionale alle esigenze dei nostri studenti: basta cattedre scoperte perché i docenti reclutati dal Sud rinunciano al ruolo! I bandi di reclutamento degli insegnanti saranno su base regionale, prevedendo compensi adeguati con accordi di secondo livello per chi si impegna a risiedere in Veneto per almeno 10 anni.” Scrive sulla sua pagina Facebook.

“Nonostante gli sforzi per nascondere la vera natura, un leghista resta sempre un leghista e l’odio verso il Sud e i meridionali prima o poi viene fuori”. Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, sottolineando che “il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel tentativo di aumentare i consensi verso l’inutile referendum sull’autonomia del Veneto e della Lombardia, ha ripescato la vecchia guerra agli insegnanti del Sud”.

“Questa è la prova che i leghisti hanno abbandonato le offese contro i napoletani e i meridionali in genere solo con la speranza di raccattare qualche voto al Sud, alimentando paure e odii verso i migranti, i nuovi nemici, dopo che, per anni, hanno detto e fatto di tutto e di più per denigrarci e toglierci risorse” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “è chiaro che, con questi comportamenti, quando Salvini arriva a Napoli, non trova un’accoglienza festante, così come è giusto considerare i leghisti napoletani e meridionali dei rinnegati. I referendum farlocchi della lega sono solo uno spreco di denaro pubblico per far sfogare i rigurgiti anti meridionali al carroccio”.


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