Progetto Gesac: 120 milioni per unire gli aeroporti di Napoli e Salerno


A Palazzo Santa Lucia è stato presentato in modalità riservata e confidenziale dalla Gesac un progetto industriale. Esso ha lo scopo di unificare la gestione dell’aeroporto di Capodichino e quello di Salerno -Costa D’Amalfi. Quest’ultimo quasi considerato come uno scalo fantasma nonostante la regione Campania abbia stanziato 2.8 milioni di euro per la sua ricapitalizzazione, questione che ha creato molte opposizioni.

Già in passato sono stati versati soldi nelle casse della società, inoltre l’anno scorso Roberto de Luca, figlio del Governatore annunciò che dall’aeroporto Salerno-Costa-D’Amalfi sarebbero partiti molti più voli per le trasferte della Salernitana, ma i costi di gestione sembrano ad oggi essere sempre insufficienti. La società vuole così puntare sul mercato turistico in crescita, ma ancora con un potenziale inespresso, infatti pare che i residenti campani rispetto al resto d’Italia sembrino essere meno propensi al volo.

Le condizioni per realizzare il progetto e quindi la sostenibilità prevedono la concessione per la gestione di Salerno allineata con Napoli Capodichino entro il 2043 con un investimento iniziale di 40 milioni di euro a carico dello Sblocca Italia e 80 milioni a carico della finanza pubblica. Inoltre è prevista la realizzazione dei lavori infrastrutturali per il miglioramento dell’accessibilità degli scali di Napoli e Costa D’Amalfi.

Come rende noto il corriere.it, si prevedono investimenti post start-up necessari per il massimo sviluppo del Costa d’Amalfi a carico della società di gestione dal costo di 122 milioni di euro. Infine è previsto un programma di incentivi per i vettori allo start up di Costa d’Amalfi. Secondo il piano occorre realizzare, in 4 anni, gli investimenti che sembrano essere necessari per rendere la Costa d’Amalfi capace di 3,5 milioni di passeggeri l’anno. I vettori, secondo il piano, potrebbero essere trasferiti per decreto al Costa d’Amalfi ed anche le rotte trafficate presenti a Napoli sia nazionali che internazionali.

Per rendere attivo il progetto però bisognerebbe espropriare 480 mila metri quadrati di terreno, ampliare la pista di volo di 2200 metri, realizzare un terminal di 14 mila metri quadrati e rendere disponibili 11 stand aeromobili.  L’avvio dei lavori è ipotizzato per il 2018 per la pista da completare entro il 2020. Tutto questo ha quindi lo scopo di far crescere entro i prossimi 25 anni 9 milioni di passeggeri l’anno in Campania, di cui 5,5 milioni a Salerno e 12 milioni a Napoli.


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