La Puglia dice “no” al Pomodoro Pelato Napoli: è di nuovo ‘guerra’


Solo quattro mesi fa una vera e propria guerra della mozzarella aveva contrapposto Puglia e Campania, in cui la prima chiedeva il riconoscimento di un marchio Dop analogo a quello delle mozzarelle campane, per la “Mozzarella di Gioia del Colle”. La battaglia si era conclusa poi a fine dicembre con la vittoria della Puglia sulla Campania. Ma la guerra a suon di prodotti alimentari tra le due regioni è destinata a continuare: questa volta l’alimento conteso è il pomodoro pelato.

La Regione Puglia, infatti, esprimerà parere negativo alla richiesta di registrazione dell’Igp Pomodoro Pelato Napoli presentata al Mipaaf. Si è tenuto ieri, 15 gennaio 2018, un tavolo con le Op del pomodoro di Puglia, convocato dall’Assessore regionale delle Risorse Agroalimentari, Leonardo Gioia, che ha posto la questione “pomodoro di Napoli”.

“La Puglia – sottolinea l’assessore – detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia ove la Campania possiede, di contro, industrie prevalentemente di trasformazione”.

“La relazione presentata dal Comitato Promotore IGp Pomodoro Pelato Napoli è per noi mancante di un coinvolgimento di tutti produttori della Puglia. Nella stessa si evidenzia che la registrazione di un nome come IgP può esclusivamente basarsi sulla sussistenza degli elementi che ne dimostrano l’uso consolidato e questo non è il caso del cosiddetto Pomodoro Pelato di Napoli”.

“Inoltre è certo che una operazione siffatta penalizzerebbe – conclude – solo il nostro comparto produttivo, anello vitale della filiera del Mezzogiorno. Dunque il nostro ‘no’ all’Igp del pomodoro di Napoli è non una mera questione campanilistica ma di merito”.


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