Rigopiano. La fidanzata di Stefano: “Toccavo la sua mano, ma non si muoveva”

Stefano Feniello


Rigopiano. Tutti noi, all’udire questo nome, inevitabilmente e con rabbia, ritorniamo a quella che è stata uno delle più gravi e forse evitabili tragedie dello scorso anno. Evitabile, solo se i soccorsi fossero stati più tempestivi, dato che come tutti ben sappiamo, nessuno in un primo momento ha creduto alla veridicità della notizia. E più i minuti e le ore passavano e più gente, sotto a tonnellate di neve, moriva..sepolta!

Oggi, in un intervista a Il Centro, parla una delle sopravvissute, Francesca Bronzi, estratta dalla neve solo dopo 58 ore. Ma Francesca, vive una vita a metà, perchè in quel tragico incidente ha perso il suo amore, il suo fidanzato Stefano Feniello, campano e originario di Salerno.

Per Francesca non è stato facile superare il trauma, e ancora oggi vive una vita spenta. Ma non nega, nel corso dell’intervista che ha trovato conforto in chi non l’ha mai abbandonata: La famiglia, gli amici. Mi hanno dato tanta forza. Anche alcuni vigili del fuoco. Loro non mi hanno solo salvata, hanno continuato a starmi vicino anche dopo, come fossero amici. Sono stati la mia gioia più grande. Perché magari, per gli altri la gioia di uscire da lì è stata quella di ritrovare un parente, la famiglia. Io, invece, avendo perso Stefano, la gioia l’ho ritrovata in loro, gli unici che mi facevano uscire un sorriso”.

Inevitabile parlare di Stefano, che Francesca ricorda cosi: “Gli volevano tutti bene. Una persona buona proprio. E poi Stefano era indistruttibile, una roccia. Come forza fisica ma anche come carattere. Quello che decideva faceva. Affidabile, con la testa sulle spalle. Aveva una voglia di vivere incredibile, gli piaceva fare tutto, era uno sportivo, un lavoratore, spiritoso nonostante fosse una persona molto sensibile e riservata. Adorava le nipotine, da morire. Pensava sempre a farmi stare bene. Lo sento sempre vicino, per qualsiasi cosa”.

Il suo racconto sugli ultimi istanti in quella prigione di neve sono terribili, soprattutto quando si rese conto che Stefano non c’era più: Sono riuscita a parlarci appena prima della valanga, poi non l’ho più sentito. Ho visto la sua mano, dall’orologio, sono riuscita a toccarla ma non si muoveva“.

E’ vero, Francesca è viva. Ma Senza Stefano, è tutto diverso: Prima avevo l’amore, la cosa che tutti cerchiamo, e l’avevo trovata. È cambiato tutto. Il modo di vedere le cose, di vivere, apprezzi anche il minimo, qualsiasi cosa è un regalo, anche il semplice saluto di mia madre. Continuo ad andare avanti pensando al carattere, alla forza che aveva Stefano, e cerco di farla mia”.


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