La decisione arriverebbe per porre rimedio e contromisura all’eccessivo carico di lavoro a cui sono costretti spesso i giocatori a causa delle tante partite. La scelta, ovviamente, farebbe felici gli allenatori, che avrebbero così a disposizione un’opzione in più a gara in corso.
Sono già stati effettuati degli esperimenti nelle fasi finali dei campionati europei femminili Under 19 del 2016 (in Germania) e 2017 (Georgia), agli Europei Femminili del 2016 (Slovacchia) e 2017 (Irlanda del Nord), e nel campionato europeo maschile U21 del 2017 (Polonia).
L’Uefa pare soddisfatta delle prove e sarebbe determinata ad andare avanti.