Il Sovrano di cui si parla è Ferdinando IV, figlio di Carlo III che abdicò in suo favore per salire sul trono di Spagna. Ferdinando, all’età di 9 anni, nell’aprile del 1760, in occasione della Santa Pasqua presenziò quindi al rito della lavanda dei piedi, praticandola personalmente ai poveri presenti.
Questa notizia, che fino ad oggi era ignota, è contenuta quindi in una gazzetta del tempo la cui «testata» è semplicemente Napoli e la cui data è 8 aprile 1760 e fu stampata in Napoli «Per Matteo e Vincenzo Mazzola. Regi Impressori di S. M. (Dio Guardi) con Privilegio».
Come si legge, quindi, prima fu celebrata la Cena, poi la Lavanda. L’unico precedente napoletano che si conosce è quello di Ferdinando II d’Aragona, che fece imbandire tre tavoli con molte vivande, ospitando a cena 46 poveri: ai primi 12 lavò i piedi e dopo aver mangiato rimase in piedi con un tovagliolo legato al collo come un umile servitore.
E’ probabile che un ruolo decisivo nell’educazione del giovanissimo Ferdinando IV l’abbia avuta Domenico Cattaneo, suo precettore e maggiordomo di corte, che potrebbe averlo spinto a riprendere un antico rito in cui i re svolgevano anche il “ruolo” di sacerdoti.