Piano Vesuvio, scongiurata l’eutanasia: non si possono sopprimere gli animali


Ieri vi avevamo riportato una notizia che ha fatto molto discutere l’opinione pubblica: la possibilità di uccidere gli animali in caso di eruzione del Vesuvio. Una disposizione, questa adottata dalla Regione Campania, che aveva mandato su tutte le furie le principali associazioni animaliste italiane. In effetti, leggendo il documento ufficiale della Regione, poco si capiva circa il senso di quel provvedimento.

Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha presentato un’interrogazione urgente in merito a questa vicenda: “Non ci sarà alcuna eutanasia di massa di cani e gatti randagi in caso di emergenza nell’area del Vesuvio – spiega – perché gli uffici regionali, saggiamente, hanno modificato quella parte del piano Vesuvio che, come ha spiegato l’assessore Lidia D’Alessio, in rappresentanza del presidente De Luca, era stata redatta da un dirigente che non aveva neanche la competenza a occuparsi di quella questione”.

C’era parso, da subito, assurdo che fosse stata presa una decisione del genere e, per questo, abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla quale abbiamo avuto le risposte che aspettavamo” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “quella disposizione era sbagliata del tutto, a cominciare dal definire eutanasia quella che era uno sterminio di massa visto che non c’era alcuna volontà dell’animale a essere ucciso“.


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