Tragedia Solfatara, il pm: “Il piccolo Alessio potrebbe dimenticare, pericoli da anni”



Evidenti situazioni di pericolosità“. Così parla il pm Anna Frasca, titolare dell’inchiesta sull’incidente alla solfatara di Pozzuoli che costò la vita a padre, madre e figlio, in vacanza in Campania. Il figlio, Lorenzo, precipitò in una voragine che all’improvviso gli si aprì sotto i piedi. I sui genitori cercarono di salvarlo, ma morirono asfissiati dall’idrogeno solforato. Testimone di quella tragedia fu il piccolo Alessio, che ad agosto compirà nove anni.

Il pm accelera affinché vengano raccolte quanto prima le dichiarazioni del bambino: “Il piccolo Alessio potrebbe essere soggetto al pericolo della amnesia infantile – spiega – per cui il bambino non sempre è in grado di conservare i ricordi o di non alterarli“. Intanto, l’inchiesta vede coinvolte altre 5 persone per omicidio colposo: sono state iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo.

Il magistrato ritiene inadeguata la gestione del sito vulcanico: “Nessuna delle risorse finanziarie dalla società è stata investita per ridurre la pericolosità della Solfatara, maggiore espressione vulcanica attiva di tutta l’area flegrea, in modo da garantire la circolazione in sicurezza; il primo sottosuolo dell’area craterica era vuoto tanto che nel corso degli anni si è verificata più volte la formazione di cavità“.


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