La mobilitazione è partita dal gruppo facebook “Penisola Sorrentina Sicura”. Il flash mob vuole essere un momento per riflettere su quanto accaduto e per dire basta alla violenza sulle donne. Ancora più importante e significativo è il gesto delle donne di Sorrento di costituirsi parte civile al processo contro gli stupratori della donna inglese.
Come si legge su Il Corriere del Mezzogiorno, l’avvocato Elena Coccia si occuperà di rappresentarle. “Ci sentiamo offese come donne. Basta violenza, basta omertà”, denunciano le donne. A questa battaglia giudiziaria prenderanno parte anche le ragazze del Collettivo Studentesco della Penisola sorrentina, l’associazione culturale “Sfumature in Equilibrio” di Meta, l’Arcigay di Napoli.
In occasione del flash mob sarà lanciata una campagna di adesione all’iniziativa giudiziaria contro gli stupratori di Sorrento.