Turista violentata a Meta: il verbale della figlia racconta una versione diversa


I cinque ragazzi, accusati di aver drogato e stuprato una turista inglese in una struttura alberghiera di Meta di Sorrento, rimarranno in carcere fino alla decisione del Riesame prevista nei prossimi giorni. Il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha respinto ogni richiesta di scarcerazione e di arresti domiciliari per gli indagati.

Intanto, come riporta Il Mattino, la versione dei fatti fornita dalla figlia potrebbe portare alla scarcerazione dei cinque ex dipendenti dell’albergo della costiera sorrentina. Il racconto non coinciderebbe con quello della madre. Nel verbale che la figlia ha sottoscritto alla polizia di Kent in Inghilterra e che non compare nell’ordinanza cautelare del gip di Torre Annunziata, avrebbe raccontato di aver bevuto insieme alla madre una bottiglia di rosato.

Al vino poi si sarebbero aggiunti un bicchierino di limoncello offerto dai barman dell’albergo, altri cicchetti e vodka. La ragazza avrebbe respinto le avances fatte dal barista e, sentendosi male, sarebbe andata a vomitare in bagno. A questo punto il racconto divergerebbe. La ragazza sostiene che la madre la avrebbe raggiunta in bagno per accertarsi delle sue condizioni dopodichè l’avrebbe invitata a non salire in camera.

Ci sarebbero, dunque, delle ombre nei racconti delle donne. Se la turista fosse stata narcotizzata non avrebbe avuto la lucidità di dire alla figlia di non tornare in camera. Inoltre, sembrerebbe sempre dal racconto della figlia, che dopo aver cercato la madre per tutto l’albergo l’avrebbe vista nell’ascensore con uno sconosciuto.

Insomma ci sono ancora molti punti da chiarire e forse se questo verbale fosse messo agli atti potrebbe diventare un’arma di difesa nei confronti degli ex dipendenti dell’albergo.


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