Bossi ancora contro il Sud: “A Pontida? Solo gente interessata ad essere mantenuta”

Umberto Bossi


Come “il lupo perde il pelo, ma non il vizio” così la Lega perde “Nord” dal simbolo, ma non la sua natura razzista e anti-meridionale. La “sterzata” data da Matteo Salvini che è passato da “prima i padani” a “prima gli italiani”, che ha accettato nelle proprie liste un candidato senatore di colore e fatto tanti proclami pro-Sud, alla fine ha portato ai risultati sperati: Lega al Governo e lui ministro degli Interni.

La progressiva “rivoluzione” salviniana, però, non è mai andata giù al al vecchio Umberto Bossi che ha lasciato il ruolo da protagonista del Carroccio, passo dopo passo. Basti pensare che l’anno scorso al raduno di Pontida c’era e non ha parlato, mentre quest’anno neanche si è presentato. Andando oltre quelle che sono le motivazioni ufficiali di tale assenza, tutto sembra diventare più chiaro andando a leggere l’intervista rilasciata al Corriere della Sera, proprio sull’ultimo raduno leghista che si è tenuto il 1 luglio scorso.

Bossi ha a più riprese criticato il “lavoro” di Salvini, reo di uno snaturamento vero e proprio del partito. Incalzato dalle domande del giornalista, infatti, sulla grande successo di Pontida, Bossi ha detto: “E come no. Se ci porti lì anche l’Africa… Ma non è una gara a chi porta più gente. Dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi“. Ora non si sa con certezza con “Africa” a chi o cosa si riferisse, ma una certa idea se la si può fare leggendo la risposta successiva sulla folta presenza di meridionali: “Ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c’è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?“.

Le parole di Bossi sono chiare e non richiedono ulteriori commenti, per un personaggio che non perde mai l’occasione di scagliarsi contro il Sud. Eppure, proprio al Sud la Lega alle ultime politiche ha preso una consistente fetta di voti che l’hanno portata al Governo, ma non solo. Oggi il partito Verde, infatti, può vantare anche amministratori al Sud: come il neo sindaco rieletto a San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano, volato ovviamente a Pontida insieme alla sua squadra.

Di orgoglioso verde, in pratica, nella Lega è rimasto solo il prato di Pontida, un prato “sporcato” da questi meridionali “brutti e zozzi”, da questi meridionali che si sono riversati in massa per manifestare il loro appoggio e omaggiare un segretario che ancora, nel 2009, intonava quel famoso ritornello che fa. “Senti che puzza, scappano anche i cani sono arrivati i napoletani“. Sembra storia vecchia, ma si sa: la storia si ripete.


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