Nell’ordinanza, del procuratore Sandro Pennasilico, viene specificato che l’uomo fu mandante e organizzatore dell’agguato contro la donna, uccisa da Alfredo Gallo (già all’ergastolo) il 26 marzo 2004 sull’uscio di casa. La donna venne ritenuta meritevole di punizione per aver sputato, durante un’udienza, contro il gruppo di pedofili, tra i quali Tamarisco, poi assolto.
Mamma coraggio, freddata con diversi colpi di pistola, anche al volto, aveva denunciato gli aguzzini del figlio, vittima di abusi. Grazie alla sua testimonianza, vennero condannati – fino a 15 anni – diciannove pedofili che violentavano bambini in un garage. Due di loro, scarcerati per decorrenza dei termini, vennero successivamente uccisi.