Benzina: Italia tra le più care al mondo, ma si protesta solo in Francia


In Francia si continua a protestare contro il governo per la riforma sull’aumento del carburante. In particolare, la manovra prevede che dal 1 gennaio il diesel aumenterà di 6,5 centesimi, mentre la benzina di 2,9 centesimi. Un ulteriore aumento per uno dei paesi che risulta essere già tra i più cari, ma mai quanto l’Italia. Secondo i dati di Global Petrol Prices, per i transalpini il prezzo per un litro di carburante oscilla tra 1,49 euro a 1,55 euro, decisamente sopra il prezzo medio nel mondo (1,41 euro). Se in Francia piangono, però, in Italia non si ride visto che un litro di benzina costa 1,65 euro.

Le proteste dei “gilet gialli” in Francia aprono ad una riflessione che può sembrare scontata, ma non lo è. Mentre i francesi protestano in maniera vibrante per pagare, comunque, meno dell’Italia, nel Bel Paese sembra che nessuno batta ciglio (come se tutti usufruissero gratis del carburante) davanti a prezzi così alti. In fase di campagna elettorale era stato promesso un taglio delle accise, ma con l’avvento del governo giallo-verde del “cambiamento” tutto sembra essere andato nel dimenticatoio. Infatti, se in un primo momento qualcosa sembrava doversi muovere con la nuova Legge di Bilancio, in una seconda fase è arrivata solo una sorta di “sterilizzazione” che almeno non porterà ad aumenti. Ma i prezzi alti restano e gli italiani continuano ad essere tra quelli che pagano di più.


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