Il Ddl porta con sé tante novità. Il primo punto chiave è la trasmissione immediata delle denunce al Pubblico Ministero. In particolare, la trasmissione, una volta ricevuta la denuncia, non sarà più a discrezione della polizia giudiziaria, costretta a girare subito gli atti al magistrato per evitare che alcune situazioni possano degenerare, intervenendo prontamente con provvedimenti “protettivi o di non avvicinamento”. Inoltre, la vittima va ascoltata entro tre giorni. Obblighi, quindi, anche per il magistrato, che deve subito valutare eventuali procedimenti cautelari a carico dell’aggressore. Lo stesso magistrato, però, può derogare solo in caso di “imprescindibili esigenze di tutela della riservatezza delle indagini, anche nell’interesse della vittima”.
Altro obbligo per la polizia giudiziaria sarà la priorità delle indagini i cui risultati, senza valutare l’urgenza, vanno trasmessi immediatamente al PM. Per le forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Penitenziaria), infine, è prevista una formazione mirata che partirà dall’anno successivo all’entrata in vigore della Legge. I corsi saranno svolti presso istituti specializzati, per fornire agli agenti competenze specifiche per prevenire e reprimere questi reati.
Di seguito il video con la presentazione del Disegno di Legge: