Cori e striscioni contro i napoletani: nasce uno sportello per difendere la città

Foto di repertorio


Contro i cori e gli striscioni da stadio discriminatori nasce lo sportello “Difendi la città – stadio”. Il progetto è stato presentato ieri dalla delegata all’Autonomia della Città di Napoli, Flavia Sorrentino, che ha incontrato a Roma il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Il Comune di Napoli vuole, con questa iniziativa, dotare lo Sportello “Difendi la Città” (nato nel 2017) di una sezione specifica dedicata ai cori e agli striscioni da stadio. L’attività di sarà portata avanti da un osservatorio composto da personalità del mondo sportivo, giornalisti, intellettuali, giuristi e semplici cittadini. Tra i suoi membri uno sarà nominato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. L’amministrazione comunale vuole così continuare a difendere l’immagine e la reputazione di Napoli e dei napoletani, soprattutto dai luoghi comuni e ora anche dalle continue manifestazioni discriminatorie.

Troppo spesso, infatti, proprio negli stadi italiani, vengono prodotti cori beceri che restano poi impuniti. In molti parlano di “normali” sfottò, ma quasi sempre dietro ci sono sentimenti radicati di odio che inevitabilmente portano ad atti discriminatori, soprattutto territoriali. Così, da Torino a Milano, da Roma a Bergamo, negli stadi italiani non si perde mai l’occasione di inneggiare, ad esempio, al Vesuvio e alla sua potenziale azione distruttrice.

La FIGC, a pochi giorni dalla partita con l’Atalanta, aveva già espresso la sua linea dura (anche se poi a Bergamo i cori sono stati registrati fuori dallo stadio), ma di concreto non è stato ancora portato avanti nulla. Parole su parole che a poco servono per combattere quello che è un vero e proprio problema culturale, da tempo padrone del movimento calcio in Italia.


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