Napoli. ‘O Fruttaiuolo, ‘o barbiere: commercianti mettono le vecchie insegne


Napoli – Alcuni dei commercianti storici di Pizzofalcone hanno deciso di realizzare insegne e segnaletica dei loro negozi con i nomi in napoletano. Così, girando per la zona più antica di tutta Napoli, turisti e napoletani potranno leggere insegne come “‘o barbiere” al posto del barbiere, “‘ o fruttaiuolo” al posto di fruttivendolo, “‘o salumiere” al posto del salumiere e così via…

“E’ un modo diverso anche per attrarre turisti – raccontano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli – anche in luoghi meno noti ma storicamente importantissimi e ritrovare la propria identità napoletana che alcuni concittadini stanno svendendo senza ritegno e senza pensare al futuro.” Si riferiscono principalmente ad alcune trovate dei commercianti napoletani come quella di realizzare il pastore di Hitler a San Gregorio Armeno.

“La battaglia – continuano – è quella di sostenere anche le origini e le tradizioni cittadine con piccole ma significative azioni in difesa della storia e della lingua napoletana. Il giusto business legato al turismo e anche la mercificazione di luoghi storici della città non deve spingere la popolazione a svendere le nostre tradizioni, la nostra lingua e le nostre peculiarità. Senza queste caratteristiche e con negozi e locali uguali a quelli che ci sono nel resto del mondo il flusso turistico potrebbe fermarsi in tempi rapidi mentre noi vogliamo che duri a lungo e permetta un nuovo sviluppo sociale e culturale per i napoletani”.


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