Ancelotti: “Il razzismo è un problema. Napoli in un limbo? No, è tra le prime d’Europa”


Presente all’Università Luiss di Roma per l’evento Luiss Talk Sport 4.0, Carlo Ancelotti ha parlato a lungo ai presenti. Tante le tematiche da lui affrontate, ecco i punti salienti:

Sul razzismo: “A livello ambientale l’estero è molto avanti rispetto a noi, si cerca di fare qualcosa.  Credo ci sia stata l’opportunità di fare qualcosa, si sono svegliate le coscienze, le campagne le puoi combattere se hai supporto, c’è stata una sollevazione generale. Tutti sono resi conto che parlare di questo è sciocco, qualcosa è migliorato ma si devono fare tanti passi, credo che ora ci sia la consapevolezza che quello del razzismo è un problema che va risolto”.

Sul salto di qualità del Napoli e sulle prospettive: “Mah, il Napoli nel limbo mi sembra una parola grossa, a parte la Juventus se il Napoli è nel limbo allora le altre dove sono? Il Napoli nell’ultimo periodo è sempre stato ai vertici del calcio italiano, poi c’è il risultato sportivo ma in fin dei conti anche questo lo è. Il Napoli negli ultimi 12 anni ha fatto dei passi da gigante, tra le prime squadre d’Europa, questa squadra è molto vicina a raggiungere un risultato sportivo importante. È una società sana, che ha un progetto chiaro, investe in base a quello che ricava. Ci sono regole europee che ti impongono questo, se io sono andato ad allenare il Napoli è perché condivido ed accetto questo progetto. Anche a livello tecnico mi piace, c’è volontà di investire sui giovani, siamo vicini ad ottenere risultati sportivi importanti, altri risultati di altra natura come quella economica sono già stati raggiunti dalla società”.

Sul calcio italiano: “Il solito calcio italiano, molto considerato in Europa per le conoscenze tattiche. Un campionato molto formativo, qui i sistemi di gioco sono diversi. Nelle infrastrutture siamo indietro, in tutta Europa gli stadi sono stati quasi tutti rinnovati, a livello ambientale ci sono ancora sussulti di violenza, ignoranza, maleducazione, cose che sono state depennate da tutte le parti. In Inghilterra non sono stato mai insultato, in Francia nemmeno, in Italia siamo ancora indietro sotto questo punto di vista, troppa gente maleducata, bisogna migliorare”.


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