Cavalli di ritorno e bombe in strada, scacco al clan Moccia: 8 arresti


Questa mattina, i carabinieri della compagnia di Casoria hanno arrestato 8 persone accusate di estorsione, furto ed affiliazione ad un clan. L’operazione è avvenuta in seguito a numerosi episodi criminali che si sono succeduti negli ultimi mesi. Le vittime erano commercianti, imprenditori e cittadini fra Casoria ed Afragola. Si tratta di reati che vanno dall’estorsione ai commercianti, il pizzo, a furti di auto con “cavallo di ritorno”, quando i ladri contattano il proprietario per restituirgli il veicolo trafugato previo pagamento di un’ingente somma di danaro.

Tutti reati commessi, secondo gli inquirenti, per arricchire le casse del clan Moccia, attivo nella zona interessata dai reati. Uno degli indagati raggiunti, oggi, dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è noto in zona per gestire una ditta di ordinanze funebri. L’uomo è in manette per illecita concorrenza e minacce: al fine di annullare la concorrenza avrebbe imposto la chiusura di altre attività simili con violenza ed estorsioni, arrivando persino a compiere un attacco dinamitardo contro un’altra azienda concorrente. Sono altre due le persone indagate nel campo delle ordinanze funebri.

L’operazione di stamattina è avvenuta in seguito a settimane di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento preso dal gip di Napoli è solo l’inizio di quella che dovrebbe trasformarsi in una maxi-operazione volta ad annientare il clan Moccia ed a ridurre i fenomeni estorsivi e criminali in tutta l’area d’interesse del racket.


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