A Ercolano partono i “restauri a porte aperte”. Previste 165 telecamere per la sicurezza


Al Parco Archeologico di Ercolano a partire dal 19 aprile ci sarà il “Close-up Restauri a porte aperte”.

Ogni venerdì mattina, i visitatori del Parco, dalle 11:00 alle 12:00, potranno accedere ai cantieri di restauro in corso nell’area archeologica nell’ambito delle campagne di manutenzione sia programmata che straordinaria e parlare con i conservatori per scoprire il loro lavoro.

Il servizio verrà offerto dal Parco senza alcun costo aggiuntivo essendo già compreso nel prezzo del biglietto di ingresso al sito.

Venerdì 19 aprile si potrà accedere al cantiere della Sede degli Augustales. Un’ampia sala con un sacello centrale riccamente decorato con affreschi parietali; al centro della sala si conservano le grandi travi lignee, interamente carbonizzate, che servivano da supporto per il piano sovrastante.

L’intervento conservativo prevede la mappatura, la pulizia e il consolidamento dei dipinti murali e degli intonaci. Per la pavimentazione è prevista la rimozione dei depositi incoerenti e coerenti, il trattamento biologico e il consolidamento della coesione e dell’adesione degli strati preparatori. Per gli elementi di legno carbonizzato, è in corso lo smontaggio, la pulizia e il rimontaggio dei vassoi protettivi in plexiglass. Un’ulteriore operazione è prevista sui vetri protettivi posti a protezioni di frammenti lignei carbonizzati lungo la facciata nord, che, se facilmente asportabili, potranno essere rimossi e puliti adeguatamente o, altrimenti, verranno puliti in situ senza smontaggio.

Il direttore Sirano afferma:

L’apertura al pubblico dei cantieri di Manutenzione Programmata corrisponde ad una gestione partecipativa dei processi che vede da una parte la richiesta del nostro pubblico, sempre più appassionato e interessato, dall’altra il dovere di essere accessibili e trasparenti anche nella nostra pratica quotidiana in modo tale da rendere per tutti Ercolano laboratorio aperto. Il tutto avviene in coerenza con quanto voluto già dal grande studioso e Soprintendente Amedeo Maiuri di rendere vivo un luogo in apparenza non vivo ma che invece ha tanto da trasmettere e tramandare attraverso una modalità di fruizione aperta”.

Nel Parco archeologico di Ercolano sono inoltre in corso i lavori per la copertura della videosorveglianza dell’intero sito.

Il Parco ha ottenuto un finanziamento pari a 3,5 milioni di euro nell’ambito del PON “Legalità” 2014-2020 “Safety and Security per il Parco Archeologico di Ercolano” da parte del Ministero dell’Interno per realizzare un sistema moderno e rispettoso del contesto e della privacy dei visitatori.

È previsto il montaggio di 165 telecamere che sorveglieranno il perimetro del Parco, le strade e alcune delle domus più visitate. Il progetto, oltre al montaggio, prevede anche l’integrazione delle telecamere nel paesaggio antico. Il sistema, già operativo all’interno dell’Antiquarium, sarà attivato prima dell’estate e gestito da una sala regia monitorata 24 ore su 24.

Il direttore Sirano dichiara che:

“Questo organico sistema di videosoveglianza non solo sarà utile per l’accoglienza e la vigilanza degli spazi, ma sarà anche uno strumento duttile e intelligente per mappare in maniera anonima, e comunque nel pieno rispetto della normativa sulla privacy,  i flussi e i percorsi all’interno del sito in modo tale da programmare al meglio anche la rotazione dei monumenti accessibili.” 

Per maggiori informazioni e per scoprire i cantieri visitabili consultare il sito www.ercolano.beniculturali.it


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