“Koulibaly negro”, l’Arsenal bandisce tifoso dallo stadio: la differenza col calcio italiano


E’ bastato un video di 15 secondi su Snapchat per far scattare l’ira e l’indignazione da parte dell’Arsenal. Il club londinese sta indagando per risalire al tifoso che ha postato un video contro Koulibaly, definendolo ‘nigger‘.

E’ successo ieri, all’Emirates Stadium, durante l’andata dei quarti di Europa League. Stando al racconto del ‘The Guardian’, il supporter londinese avrebbe usato “offese a sfondo razziale” nei confronti del difensore del Napoli. “Abbiamo un approccio di tolleranza zero: chiunque si comporti così, sarà bandito dalle nostre partite”.

Condanniamo completamente l’uso di questo tipo di linguaggio razzista e abbiamo avviato un’indagine per identificare il colpevole”, ha detto dal club londinese. “Chi si comporta così, non è il benvenuto all’Arsenal».

Abbiamo una comunità di tifosi estremamente variegata – continua – che fanno tutti parte della famiglia Arsenal e tali incidenti sono rari presso l’Emirates. Incoraggiamo i sostenitori a segnalare eventuali incidenti presentandosi agli stewards o tramite il nostro servizio di avviso della giornata”.

In Inghilterra, soprattutto nelle ultime settimane, il tema sul razzismo è molto caldo. E anche in Italia, ma la differenza è abissale tra i due Paesi quando si tratta di prendere dei provvedimenti su cori e gesti razzisti nei confronti di giocatori.

La vittima è di nuovo Kalidou Koulibaly, ma ora non ci si limiterà a qualche giornata di squalifica o a qualche multa. Chi ha sbagliato dovrà pagare e sarà bandito dallo stadio. Stavolta siamo in Inghilterra però, non in Italia.


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