Napoli, armi e bombe per eliminare il clan dei Mazzarella: tre arresti


Napoli – La Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli nei confronti di C.C. di 30 anni, già detenuto, S.M. di 24 anni, già detenuto e G.S. di 43 anni.

L’ordinanza è stata eseguita dopo le attività investigative della Dda, avviate dopo l’arresto di S.M., V.D.V. e M.D.M. i quali erano stati trovati in possesso di armi impiegate in un raid contro affiliati al clan nemico, ovvero i Mazzarella. Nel garage, utilizzato come covo, dove S.M. era riuscito a scappare, sono stati sequestrati due ordigni esplosivi.

Inoltre, sulla base delle operazioni tecniche dei colloqui in carcere, oltre che dalle riprese del sistema di videosorveglianza installato nel garage, è stata contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis 1 c.p., essendo stato ritenuto che le armi fossero detenute per il clan Contini e che fossero da ricondurre anche a C. C. che aveva preso parte al raid, dandosi, poi, alla fuga.

Quest’ultimo attualmente si trova in carcere non solo per la detenzione di ulteriori armi ma anche perchè destinatario di ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di una più grossa operazione avente ad oggetto il clan Sibillo, di cui lo stesso ha fatto parte prima di ritornare alla sua “famiglia” di origine.

Inoltre, nel corso dei colloqui in carcere è stato, ancora, possibile registrare il coinvolgimento di G. S., zio di S.M., nella detenzione di ulteriori armi da fuoco


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