il boss Antonio Iovine racconta i rapporti tra camorra e politica
Mag 28, 2014 - Emanuela Mastrocinque
Alcune recenti dichiarazioni rilasciate nel corso del processo di Santa Maria Capua Vetere dal super boss Antonio Iovine, gettano nuove ed inquietanti ombre sui rapporti esistenti tra criminalità organizzata e politica. «So benissimo di quali delitti mi sono macchiato, ma posso spiegare un sistema in cui la camorra non è l’unica responsabile», spiega Iovine.
A parlare anche Mario Iovine che in uno dei verbali depositati spiega come funzionavano solitamente le gare d’appalto truccate. Stando alle dichiarazioni del pentito, tra politica e camorra vigeva un vero e proprio accordo non scritto: «C’erano soldi per tutti, in un sistema che era completamente corrotto, in questo ambito si deve considerare anche la parte politica ed i sindaci dei comuni che avevano intesse a favorire essi stessi alcuni imprenditori in rapporto con il clan per aver vantaggi durante le campagne elettorali, in termini di voti e finanziamenti. Devo specificare che non aveva alcuna differenza il colore politico del sindaco».
Toccherà adesso ai magistrati scoprire quanto siano vere le precisazioni dei pentiti e quali siano gli eventuali politici coinvolti negli illeciti.