La mamma di Noemi: “Mia figlia soffre, ma sorride. La politica deve fare di più”


La piccola Noemi, ieri, ha riabbracciato la sua mamma e il suo papà. La bambina è uscita dalla Rianimazione, ma dopo una nuova Tac, gli specialisti decidono di metterle un busto, che riallinei le vertebre e che, per di più, la immobilizzi al meglio. La piccola, infatti, è stata trasferita nell’area ad “assistenza sub intensiva”.

Noemi mangia le patatine fritte e gioca con le sue bambole, ma ora, quando vede i dottori in lontananza, piange, prevedendo altre medicazioni. La madre, Tania, triste per le sofferenze della figlia, attraverso l’avvocato Angelo Pisani, afferma al quotidiano La Repubblica : “Mi auguro che i responsabili soffrano come sta soffrendo la mia bambina innocente. Non voglio vendetta, ma solo che non ci sia alcuno sconto di pena. Me l’hanno quasi uccisa, poi Dio ci ha messo la mano”. Altresì, l’inchiesta sta andando avanti e il gip di Napoli, Roberto D’Auria, ha confermato la custodia cautelare dei due indagati, i fratelli Armando e Antonio del Del Re, in carcere.

Mi hanno detto che non è più in pericolo, ma sono triste, – riferisce Tania – non riesco a vederla in queste condizioni, sofferente, immobilizzata con un busto fatto per lei. Eppure, nonostante il dolore e il fastidio dei medicinali, cerca di sorridere. 

La mamma di Noemi informa che la piccola è da quel fatidico pomeriggio su di un lettino d’ospedale e “non riesce ad alzarsi, non ha ancora neppure provato a camminare. Qualche volta mangia qualche patatina e un po’ di cioccolata”. Oggi, a distanza di 26 giorni, dalla sparatoria a Piazza Nazionale, altresì, Noemi può sorridere, ma non può ancora giocare. La piccola non molla e “può giocare con gli occhi di mamma, papà, dei nonni e di tutti i parenti che ci sono accanto, proprio come tutti i napoletani che considerano Noemi una di loro. È diventata il simbolo buono di questa città”, dice Tania.

Alla domanda di Dario Del Porto alla madre di Noemi, su cosa racconteranno alla figlia di quel 3 maggio 2019, lei risponde: “Non lo so. Non so quando finirà questo incubo, non so come faremo a riprendere una vita normale, né cosa dovrò spiegare o sentirmi dire da mia figlia. Vorrei solo dimenticare tutto. Ci aspetta una strada in salita e vedere mia figlia a letto, con il busto, è un dolore che mi impedisce di pensare ad altro”. Ma, la madre di Noemi parla, anche, delle istituzioni, ribadendo che la politica deve fare di più per Napoli. Non si può rischiare di morire in questo modo, mentre si mangia un gelato. Ci vuole un impegno costante da parte di tutti. E vedo che la maggioranza dei cittadini sta dalla parte giusta”. Noemi sembra forte ed ogni giorno stare meglio. Tutta la città da coraggio alla piccola. Ancora, se si passa al Santobono, sono visibili gli striscioni di speranza, speranza che ha unito Napoli in un’unica causa.


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