Video. Caldo torrido a Napoli: fontana sul lungomare diventa una piscina


NapoliIl caldo torrido delle ultime ore ha colto alla sprovvista tutti noi. Dopo un maggio costantemente piovoso ed un inizio giugno freddo, con temperature autunnali, in pochi si sarebbero aspettati il caldo africano che si sta abbattendo su tutta la penisola da due giorni. In molti hanno deciso di sfruttare questo anticipo d’estate per il primo bagno.

Altri, però, non possono permettersi di passare un weekend fuori o di affittare un ombrellone e qualche lettino su un lido. Così, si arriva a casi estremi come quello verificatosi oggi sul lungomare Caracciolo di Napoli. L’ampia fontana adiacente alla statua equestre di Armando Diaz, a pochi passi dalla rotonda Diaz, è stata occupata da alcuni improvvisati bagnanti e trasformata in piscina e cielo aperto e, soprattutto, gratuita.

Spesso accade che, per rinfrescarsi, le persone bagnino piedi o braccia nelle fontane pubbliche. In questo caso, però, decine di persone, vestite solo col costume, si sono letteralmente tuffate nella vasta della fontana trascorrendo la giornata o ad immergersi nel monumento, abbastanza profondo da nuotarci dentro, o a prendere il sole nel giardinetto adiacente. Le immagini sono state diffuse da Diretta Napoli su Facebook.

Ci troviamo di fronte alla massima espressione di inciviltà. Quello che sorprende maggiormente è che tali bagnanti possano fare tutto indisturbati in un luogo centralissimo, sempre zeppo di turisti e visitatori e sempre controllato dalle forze dell’ordine. Una fontana non è ne igienicamente, ne strutturalmente predisposta a divenire una piscina: speriamo, quindi, che un simile abuso non l’abbia danneggiata o eccessivamente sporcata.

Il comportamento dei vandali, perché di questo si tratta, non è giustificabile in alcun modo, ma una simile azione mette in luce una realtà: il lungomare di Napoli è sprovvisto di sufficienti spiagge libere ed accessi al mare. Sono solo due i tratti sabbiosi, ridottissimi e poco curati, in cui i napoletani possono gratuitamente e civilmente tuffarsi in acqua. Un vero peccato se consideriamo quanti, per sfuggire alla calura, avrebbero bisogno anche solo di bagnarsi la fronte con l’acqua salata.


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