Ciro, ragazzo ucciso per errore dalla camorra. La mandante: “Chiedo scusa”


Un omicidio commesso per errore è stato quello che ha tolto la vita a Ciro Colonna. Un ragazzo che nel giugno 2016 si trovava al posto sbagliato, nel momento sbagliato. L’omicidio è successo a Ponticelli e l’obiettivo del raid camorristico era un noto boss della zona, Raffaele Capparullo. Ma nella confusione più totale e a causa di una mancanza di comunicazione tra “le menti e le braccia” dell’omicidio, si commise un gravissimo errore: gli esecutori uccisero sia il boss, vero obiettivo, ma anche il giovane Ciro, un ragazzo di 19 anni che stava giocando a bigliardino.

Dopo approfondite indagini la Polizia è riuscita a mettere in manette tutti i colpevoli, i quali alla fine hanno ammesso le loro colpe. In particolare una delle donne coinvolte, ritenuta una delle mandanti dell’omicidio ha letto una lettera in aula di Tribunale, nella quale ha cercato di chiedere perdono alla famiglia: “Avevo già perso un figlio, hanno provato a uccidere davanti alla villa comunale e così abbiamo deciso che doveva morire. Ma chiedo perdono alla famiglia di Ciro, lui non doveva morire”.

 


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