Camilleri racconta l’amore di 60 anni con Rosetta: “Al matrimonio mi diede uno schiaffo”


L’Italia intera è in lutto per la scomparsa di Andrea Camilleri. Un artista instancabile, un esempio di straordinaria lucidità, e soprattutto un grande uomo, che ha amato con tutte le sue forze Rosetta Dello Siesto, la donna che gli è stata accanto per più di sessant’anni. Se il suo matrimonio è durato tanto, affermava lo scrittore, è proprio grazie alla pazienza e alla comprensione della moglie.

Tutto cominciò a Roma nel 1953, quando Camilleri, tramite un’amica, conobbe una ragazza che voleva seguire la preparazione del suo primo spettacolo. Un desiderio che diede il via a una serie di situazioni tragicomiche. “Una o due volte che le chiesi di aiutarmi concretamente per gli effetti sonori e rumoristici mi combinò dei disastri”, racconta lo scrittore nel libro-testamento “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda”.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, però, Camilleri non perse mai le staffe: anzi, la presenza di quella ragazza, Rosetta Dello Siesto, gli metteva una strana allegria. Ma fu solo al suo ritorno in Sicilia che il futuro creatore di Montalbano comprese di essersi innamorato di Rosetta. Da lì, prese la decisione di invitarla a cena una volta tornato a Roma, e tra i due sbocciò un intenso sentimento che li portò fino al giorno del matrimonio.

Camilleri in passato ha ricordato quel giorno come il più allegro della sua vita. E dire che non era cominciato esattamente con il piede giusto. Il Maestro infatti si era presentato alle nozze con un vestito strettissimo, facendo così spazientire la futura moglie, che gli aveva consigliato di rivolgersi a un altro sarto. “Appena Rosetta mi vide, mi disse: ‘Lo vedi? Non hai voluto sentirmi e il sarto ti ha fatto delle spalle strettissime’.

A quelle parole mi sentii impazzire, tutta la tensione della notte precedente divenne esplosiva. Mi tolsi la giacca e urlai: ‘E allora scegliti un marito dalle spalle larghe!’. Presi la giacca e gliela sbattei in faccia. Rosetta non batté ciglio, fece un passo avanti e mi mollò un ceffone in piena faccia”. Un piccolo intreccio complesso con tanto di effetto sorpresa, un po’ come quelli che si ritrovano nei suoi romanzi.

Ma ciò non impedì ai due sposi di godersi quel giorno speciale. “Un secondo dopo ci mettemmo a ridere con le lacrime e tutta la cerimonia del matrimonio in chiesa fu un ridere continuo. Come quando Rosetta riuscì a infilare la fede nel dito di un prete giustamente inorridito, che continuava a gridare: “Non a me, non a me”. Non sorprende, a questo punto, che lo scrittore avesse definito quel giorno come il più allegro della sua vita.

Le nozze di Andrea Camilleri e Rosetta dello Siesto furono il preludio a un matrimonio incredibile, di quelli che al giorno d’oggi sembrano esistere solo nei libri. Al Maestro non è mancata la fantasia per creare personaggi amati da tutti e intrecci straordinari, ma soprattutto, per superare i momenti difficili vissuti con la moglie, per lasciare che quel sentimento tenero che li univa crescesse sempre di più.

Il loro matrimonio è stato fecondo in tutto e per tutto, portando non solo alla nascita di tre figli, ma anche a quella di tanti romanzi. “Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei”, aveva dichiarato Camilleri a proposito della donna che gli è rimasta accanto fino alla fine. Grazie, Maestro, per l’impagabile eredità che ci hai lasciato come autore e come uomo.


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