Video. Napoli, cane chiuso in auto da più di due ore a 40°: polizia gli salva la vita


Nel pomeriggio di giovedì 1 agosto, su segnalazione di alcuni cittadini, due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania hanno salvato un cane chiuso in auto da più di due ore in Via Gramsci (Napoli). L’animale, un labrador di 2 anni, è rimasto in quello stato finché alcuni passanti non si sono accorti della sua sofferenza.

La situazione era più urgente che mai: la temperatura in auto aveva probabilmente raggiunto i 40° e il cane era senz’acqua. Così gli agenti sono intervenuti tempestivamente. Hanno infranto il finestrino dell’autovettura e, facendo attenzione a grattare via i frammenti di vetro rotto, hanno letteralmente trascinato fuori dall’auto il labrador.

I poliziotti gli hanno dato subito dell’acqua, ricevendo in cambio affettuose attenzioni. I titolari dell’auto, due turisti stranieri, sono stati identificati e denunciati per maltrattamento di animali. Il labrador, invece, è stato affidato al presidio ospedaliero veterinario dell’ASL di Napoli 1 Centro.

Il video dell’intervento è stato pubblicato poco fa dalla pagina Facebook ufficiale della Questura di Napoli, in un post che esprime tutto l’orgoglio per il coraggio e il sangue freddo dei poliziotti. Sull’accaduto si è espresso anche Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia Coisp, con parole molto dure e incisive.

Mi congratulo con i miei colleghi che ancora una volta hanno dimostrato quanto vale il tempestivo intervento di una volante, in questo caso del Reparto Prevenzione Crimine Campania che, senza indugio, hanno cercato in tutti i modi di salvare quel povero cane da morte certa, chiuso da più di due ore in un’auto coi finestrini chiusi e con quasi 40°C.

Questa la dimostrazione che la Polizia non si diverte a scendere in strada ad uccidere poveri animali che hanno la sola colpa di avere delle bestie come padroni, al contrario il gesto compiuto oggi è la testimonianza che i nostri operatori non solo hanno un cuore ed una sensibilità accentuati verso gli esseri umani ma anche con “gli amici a quattro zampe”.

Mi chiedo solo, se tutti quelli tanto sensibili che hanno inveito e gettato discredito precedentemente, saranno altrettanto sensibili verso l’operato di coloro che hanno salvato la vita, legittimamente, a quel labrador. Il mio appello ora va al Signor Questore affinché sappia dar valore all’operato dei suoi uomini e, ancor più, non vanificandolo e punendo in modo esemplare il proprietario dell’animale”.


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