Il decreto Sicurezza bis è legge. Ecco cosa prevede in 10 punti


Con 160 voti favorevoli, 57 contrari e 21 astenuti, il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Sicurezza bis ottenendo anche la convalida del Parlamento.

Composto da 18 articoli, i primi cinque riguardano il soccorso in mare dei migranti, mentre gli altri apportano delle modifiche sostanziali – dal punto di vista del codice penale – nella gestione dell’ordine pubblico nel corso delle manifestazioni di protesta e degli eventi sportivi.

Di seguito una sintesi del decreto Sicurezza bis in 10 punti:

1. Limiti per l’accesso delle navi nelle acque territoriali italiane. Il Ministro dell’Interno potrà limitare o vietare l’ingresso, il transito e la sosta delle navi all’interno dei mari nazionali, qualora si dovesse ritenere sia stato compiuto il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

2. Multe alle Ong. In caso di violazione del divieto d’ingresso nelle acque territoriali nazionali, il comandante della nave riceverà una sanzione che parte da un minimo di 150 mila euro ad un massimo di un milione. La sanzione aggiuntiva prevederà anche il sequestro della nave.

3. Arresto del comandante in caso di resistenza. Nel caso in cui il comandante non dovesse fermarsi allo stop della Guardia Costiera Italiana, le forze dell’ordine procederanno con un arresto immediato.

4. Fondi per contrastare l’immigrazione clandestina. Previsti 500.000 euro per il 2019, 1 milione di euro per il 2020 e 1,5 milioni di euro per il 2021 per il contrasto al reato di favoreggiamento dell’immigrazione.

5. Divieto assoluto all’uso illecito di oggetti nel corso delle manifestazioni di protesta. Tra gli elementi di maggiore novità del decreto c’è l’indicazione di un nuovo reato per sanzionare chiunque, nel corso di manifestazioni in luogo pubblico, dovesse utilizzare oggetti e strumenti in modo illecito. Reclusione da 1 a 4 anni per l’uso di bengala, fuochi d’artificio, razzi, petardi, fumogeni, gas urticanti, bastoni, mazze, oggetti contundenti. Mentre la reclusione va dai 2 ai 3 anni con una multa fino a 6.000 euro per chiunque dovesse far uso di uno strumento (come un casco protettivo) per ostacolare il riconoscimento della propria persona.

6. Pene più dure per chi protesta. Costituirà un’aggravante commettere il reato di violenza, resistenza o minaccia a pubblico ufficiale o violenza e minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario durante una manifestazione di protesta. Inoltre, non sarà più prevista l’archiviazione per “lieve tenuità del fatto” per chiunque commetta reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale.

7. Pene più dure per chi danneggia beni mobili o immobili. Chiunque dovesse distrugge, deteriorare o rendere inservibili cose mobili o immobili altrui nel corso di manifestazioni pubbliche sarà punito con la reclusione da 1 a 5 anni.

8. Daspo rafforzato negli eventi sportivi. Nel corso delle manifestazioni sportive sarà previsto il divieto di accesso (Daspo) per “coloro che siano denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza”, “coloro che risultino avere tenuto, anche all’estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione” e per “coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti”. Sarà prevista, inoltre, la reclusione da 6 mesi a 5 anni nei confronti di chiunque dovesse commette atti di minaccia o di violenza nei confronti di arbitri e degli altri soggetti atti ad assicurare la regolarità tecnica delle manifestazioni sportive.

9. 800 nuove assunzioni per la sicurezza. Per il biennio 2019-2020 il Ministero della Giustizia sarà autorizzato ad assumere, mediante un contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale, 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale. Saranno stanziati 3.518.433 euro per il 2019 e 24.629.026 per il 2020.

10. Aumento degli straordinari per i vigili del fuoco. L’aumento sarà di 259.890 ore nel 2019 e 340.000 ore a decorrere dal 2020.


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