San Gennaro versione Superman, rubato il murale di Luca Carnevale


Manco i santi fanno sta’ quieti!
È successo questo: nella Napoli del centro storico, in vico Maiorani, era comparso un San Gennaro 2.0, con miracoli in loading, una S da supereroe dei fumetti e posa plastica di chi sembra dire “M’o vec’io”. Questo è il San Gennaro di Luca Carnevale, vincitore del premio San Gennaro Day 2019 nella categoria arte.
Pare che lo street artist abbia una certa passione per il fumetto e anche il tradizionale Totò abbia indossato, nel suo immaginario, la tutina di Superman.
E in effetti, certi uomini e certe figure sacre prendono ad essere, nell’immaginario del napoletano, degli eroi che danno speranza e alleviano dalle piccole fatiche quotidiane. San Gennaro, Totò sono parte dell’identità del napoletano, qualcosa/qualcuno in cui riconoscersi e poi esserne fieri. Sei in difficoltà? fai una preghiera a San Gennaro, ti capita un guaio? decidi di prenderla con filosofia e citi una battuta di quel comico napoletano.

Certe figure vengono caricate di una responsabilità altissima: quella dell’invincibilità, della speranza e del desiderio/bisogno di credere in qualcosa.
Ebbene, Luca Carnevale aveva regalato questo pezzetto di arte a una città che Dio solo sa quanto ha bisogno di sperare.
Un dipinto su carta attaccato ieri sera su un muro di vico dei Maiorani, di fronte al complesso dei Gerolomini in via Duomo.

Una piccola speranza durata poco più di 12 ore, perché questa mattina qualcuno ha pensato bene di staccarlo e portarselo via. Un gesto che sembra negare quella speranza di cui parlavamo prima, come se fosse qualcosa che si possa rubare al prossimo, come se non ci fosse il senso di comunità che unisce tutti quanti insieme nell’attesa di un completamento di quel loading miracoloso.

L’artista 46enne ha spiegato le dinamiche del furto su Il Mattino:
“Il murales l’abbiamo attaccato ieri sera verso le 22 e oggi, in tarda mattinata, mi hanno telefonato per dirmi che non c’era più. Una ragazza mi ha detto che era andata sul posto per fotografalo, si è allontanata per fare colazione e quando è tornata non l’ha più trovato. Un lavoro pulito e rapido, favorito dalla carta che ho usato, molto spessa, e dall’umidità che non ha permesso alla colla di attecchire bene”.

Rassicurando gli amanti del genere : “I commercianti della zona hanno detto che vogliono metterlo di nuovo, vedremo se sarà possibile o meno rifarlo”.
Intanto, Luca Carnevale riceverà il suo premio San Gennaro domani sera, durante la festa popolare che si terrà dalle ore 21 davanti al sagrato del Duomo di Napoli, per il progetto “Humanhero” e spiega:

“È un progetto che nasce dall’amore per Napoli, per le sue tradizioni e la sua cultura, e dall’amore per i tanti artisti che rappresentano tutto questo. Basti pensare ai protagonisti del teatro della commedia napoletana, del cinema, della letteratura, della canzone, delle arti figurative e dell’artigianato partenopeo.

Per noi napoletani questi sono dei veri e propri eroi, che per le emozioni e le gioie, a volte anche per la salvezza, che ci hanno donato, non hanno nulla da invidiare a quelli americani. Per questo i nostri beniamini vengono raffigurati come veri e propri supereroi, sdrammatizzandone la figura epica, e lasciando prevalere lo status di umano su quello di super, rendendoli cosi tutti degli “Humanhero”.

Carnevale, oltre ai sopracitati San Gennaro e Totò nelle vesti di Superman, ha “donato” poteri magici anche ad altri personaggi napoletani.
Ed ecco che ci imbattiamo in un Troisi-Uomo Ragno, in una Titina De Filippo nei panni di una dei Fantastici 4, nella bella Sophia Loren versione Wonderwoman, in un Giancarlo Siani-Batman sulla sua Batmobile.

Insomma, un vero e proprio monumento ai supereroi che hanno reso Napoli un po’ più magica, speciale e unica. E questa magia nessuno ce la può portare via, neanche i furbetti che trafugano un miracolo in corso, volendolo tutto per loro.


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