Assicurazioni, a Napoli si paga il doppio che a Milano: parte l’azione legale di Aidacon


Il caro assicurazioni in Campania continua a suscitare le accese proteste degli automobilisti. La domanda principale che tanti napoletani si stanno ponendo è questa: perchè un cittadino di Napoli, che non provoca sinistri e si trova in prima classe, deve pagare il doppio di chi vive a Milano?

E il problema non si esaurisce solo alla differenza tra Nord e Sud. Anche il fatto di abitare in un quartiere ricco del capoluogo campano può far lievitare il costo dell’assicurazione auto. Un simile paradosso, sommato alla discriminazione territoriale adottata dalle compagnie di assicurazione operanti in Italia, non può non portare gli abitanti di Napoli all’esasperazione.

Ecco il motivo per il quale molti napoletani hanno deciso di rivolgersi all’associazione consumatori Aidacon. “I numeri parlano chiaro. Gli aumenti dei premi assicurativi applicati in base al criterio della territorialità sono assolutamente ingiustificati“, spiega il presidente di Aidacon Carlo Claps.

Infatti, secondo i dati Aci, a Napoli il 91% degli automobilisti è in prima classe (quindi sono virtuosi), mentre Milano è al 71%. Purtroppo, però, l’automobilista napoletano in prima classe paga un premio medio di 594 euro, a differenza del milanese che paga 341 euro. Addirittura, nel capoluogo lombardo, chi è in quarta classe paga un premio medio di 507 euro, quindi inferiore al cittadino napoletano che si trova in prima classe”.

E il rincaro delle assicurazioni in Campania non è solo segno di discriminazione territoriale: viola addirittura i principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. “Il principio che deve prevalere è quello di premiare l’automobilista virtuoso, a prescindere dalla residenza dello stesso“, sottolinea Claps.

Tra l’altro, al giorno d’oggi quasi tutte le assicurazioni offrono sconti agli automobilisti che installano sulle vetture una “scatola nera”. Questo importante strumento, spiega Claps, “è in grado di consentire alla compagnia di assicurazione di verificare o meno l’esistenza di una eventuale frode assicurativa e, in mancanza, di premiare l’automobilista virtuoso, applicandogli la giusta ed equa tariffa assicurativa”.

Non possiamo più permettere che le assicurazioni adottino criteri discriminatori“, conclude il presidente di Aidacon. “Porteremo avanti una “class action” che è un particolare procedimento previsto dal Codice del consumo. E abbiamo già intrapreso un’azione legale innanzi all’Autorità Giudiziaria competente per tutelare tutti gli automobilisti vessati.


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