Video. Maltempo, le strade diventano fiumi: un ragazzo attraversa la città in canotto


Sul web sta spopolando un video ironico ma anche drammatico di un ragazzo che attraversa le strade di Poggiomarino a bordo di un canotto. Al di là dello scherzo del giovane, è un chiaro segnale dei problemi fognari della zona.

In queste immagini infatti viene mostrato un giovane che legando il canotto ad una macchina, scorrazza per le strade a pelo d’acqua. Sembra assurda la scena di questo video eppure si tratta di realtà.

In questi ultimi giorni infatti, in cui è stata proclamata anche l’allerta meteo, la pioggia ed il vento hanno causato diversi disagi alla città.

Ingorghi per gli automobilisti, chiusura delle scuole e dei parchi, tempeste. Addirittura nei mesi scorsi la pioggia cadeva all’interno della Galleria Umberto.

Insomma la questione è delicata. Città e province hanno notevoli difficoltà con queste condizioni climatiche che però sono sempre più frequenti, quindi bisognerà sicuramente intervenire in qualche modo.

Queste le parole del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli intervenuto sulla questione:
“C’è ben poco da ridere purtroppo, situazione molto grave. Caditoie otturate e sistemi fognari insufficienti, in un’area già ammorbata dai condotti abusivi che sversano nel Sarno.

“Ci è stato segnalato un video che mostra un giovane in un canotto a traino di un’autovettura per le strade allagate tra Poggiomarino e San Marzano. La trovata dei ragazzi può risultare simpatica ma c’è ben poco da ridere purtroppo. Purtroppo anche quei comuni sono afflitti dalla mancanza di manutenzione delle caditoie. Le acque meteoriche finiscono per stagnare sulle strade, creando gli allagamenti che vediamo nel video.

“Purtroppo siamo in un’area che è afflitta da un altro grave problema, i condotti abusivi che sversano nel Sarno. Tale criticità, unite alle insufficienze del sistema fognario e alle caditoie otturate condannano i residenti ad una serie di disagi legati all’allagamento delle strade. Occorre intervenire per risolvere tali problemi, a partire dalla manutenzione delle strutture già esistenti”.


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