L’appello di una maestra: “Napoli non è il Nord. Giusto chiudere le scuole se piove”


Sta facendo il giro dei social l’appello di una maestra di Secondigliano che difende la scelta del sindaco di Napoli Luigi de Magistris di chiudere le scuole in caso di forti piogge. Come documentato dall’insegnante, che ha allegato al post diverse foto, le strutture in Campania non hanno manutenzione. Un pericolo quindi fare andare i giovani studenti a scuola in situazioni di rischio.

Alberi che sfondano le finestre e calcinacci su banchi e sedie, sono solo alcune delle immagini che si vedono nel lungo post su Facebook di Maria Teresa Panzanella che spiega:

“Sono una maestra di Secondigliano e oggi ho bisogno di dire la mia sulle proteste dei genitori e altri lavoratori sulla chiusura delle scuole nel napoletano per l’allerta meteo. Quando criticate un sindaco del Sud che chiude le scuole per allerta meteo e paragonate le strutture scolastiche del napoletano a quelle del nord, guardatevi queste foto. Queste scene di cronaca giornaliera.

Non fate paragoni con il nord che lavora in condizioni climatiche peggiori delle nostre. Ci additate come se fossimo una massa di sfaticati. I lavoratori delle scuole del centro nord lavorano in sicurezza ogni giorno e l’incolumità degli studenti è assicurata ogni giorno“.

Una situazione diversa è quella che riguarda tutti i docenti del Mezzogiorno. L’appello della maestra continua con un’analisi particolare sullo stato di salute delle scuole della città di Napoli.

“Noi DOCENTI del SUD non siamo la classe privilegiata che sta a casa quando piove, ma siamo la classe penalizzata che lavora in ambienti poco sicuri ogni giorno. Personale ATA e DIRIGENTI compresi. Anche nei piccoli comuni del Sud vanno a scuola quando piove e nevica. E’ così per tutti i Comuni che hanno investimenti sufficienti per le strutture scolastiche, a differenza di Napoli, città sempre in deficit, dove la regolare manutenzione ordinaria e quella straordinaria delle numerose scuole, è pura utopia.

Anche tutti gli altri lavoratori che escono di casa con l’allerta meteo dicono la loro su noi docenti. Però io vorrei ricordare loro che l’interruzione di servizio pubblico è sempre un fatto grave, dovuto a cause gravi e le condizioni strutturali delle nostre scuole, è fatto grave. Difficilmente negli uffici privati o negli uffici del servizio pubblico in genere, si trovano carenze strutturali tanto comuni, come nelle scuole.

Al nostro pari forse solo gli ospedali, altra piaga di questo capoluogo di provincia e della regione Campania. Guardate bene queste foto, non sono disgrazie dovute a calamità naturali, è mancanza di manutenzione edilizia”.


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