Video. Mugnano, 18enne trovato morto dai familiari: si pensa a un suicidio


Una vera e propria tragedia sta scuotendo l’intera comunità di Mugnano di Napoli. Nella serata di domenica 17 novembre, un 18enne di nome Emidio Gargiulo è stato trovato morto nell’officina di famiglia. Sono stati alcuni familiari a rinvenire il suo corpo, entrando subito dopo in uno stato di profondo shock.

I soccorsi sono giunti tempestivamente, ma non hanno potuto far altro che attestare la morte del 18enne. La notizia ha gettato parenti e amici in un profondo sconforto. Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi sui social, tra cui quello del sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro.

Apprendiamo con dolore e sgomento dell’improvvisa dipartita del giovane Emidio“, scrive Sarnataro sulla sua Pagina Facebook ufficiale. “A nome mio, e dell’intera Amministrazione Comunale le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Gargiulo. La città si stringe intorno a voi in un abbraccio”.

Al momento non si conoscono le cause esatte del suo decesso. Gli inquirenti hanno effettuato tutti i rilievi del caso, e tra le ipotesi più accreditate vi sarebbe quella del suicidio. La tragedia di Emidio Gargiulo sarebbe quindi legata a un disagio profondo del giovane, che al momento nessuno è in grado di spiegare.

La notizia del 18enne trovato morto a Mugnano è tanto più tragica in quanto si andrebbe ad aggiungere ai diversi suicidi giovanili che in questi ultimi tempi stanno scuotendo Napoli. Basti pensare al 33enne di Scampia che poche settimane fa si è lanciato dall’ottavo piano, per ragioni apparentemente inspiegabili.

L’aspetto più incredibile della vicenda è che Emidio Gargiulo, lo stesso ragazzo che avrebbe deciso di suicidarsi, sembra sia stato un giovane sensibile e pieno di vita. Il ragazzo era stato persino protagonista di un cortometraggio contro il bullismo, intitolato “Non solo pugni” e realizzato nel marzo di quest’anno insieme ad altri due compagni di classe.

Il video, pubblicato sulla pagina Facebook OPB – Osservatorio Permanente sul Bullismo, mostra un giovane che apparentemente vive una vita normale, monotona. La conclusione del corto è a dir poco raccapricciante, e sembra quasi un monito che il giovane Emidio ha voluto lasciarci prima di andarsene: “Calci e pugni non mi fanno niente. Sono le parole a farmi male“.


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